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"Quando decidi di far uscire la tua prima canzone e scoppia la pandemia, allora senti tutta la sfiga addosso e ti proclami maestro dei fiori e delle piante". Questo sarebbe dovuto essere il titolo della rivista di botanica che state leggendo. Poi gli editors hanno preferito di no perché siamo nella cultura dell'immediato, mi hanno detto, il livello di attenzione è bassissimo, in 5 secondi devi convincere tutte e tutti che vali qualcosa, e ci voleva un titolo che fosse chiaro e preciso, che alludesse senza rivelare troppo. Allora "Le Piante" è venuto naturale, mi hanno consigliato di inserirci anche il mio cognome perché dicono che sia graficamente efficace.

Questa, quindi, è una specie di “Cioè” delle piante, ed è da prendere estremamente sul serio. Le foto di cuccioli abbondano e questo mi dà la forza per stare in piedi tutto il giorno, spero faccia piacere anche a voi.  Per quanto riguarda la foto che hanno scelto per la copertina, no comment. Oh, e se le etichette da fioraio coprono il testo in qualche colonnina, spostatele pure, scusate, lascio sempre un gran casino.





Nasce nel momento in cui tutti, durante il lockdown, ci siamo riscoperti più buoni e più solidali, in cui tutti ci siamo messi su un terrazzo a cantare l'Inno di Mameli (poveretti che siamo) o “Abbracciame” (questa canzone è un carro attrezzi che ti porta via il cuore), o “Ma il cielo è sempre più blu” (Rino, perdonaci!). Insomma, in mezzo a tutti i discorsi belli, tondi e ragionevoli che abbiamo fatto, io non sapevo come sublimare le mie pulsioni autolesioniste e questo desiderio che ho di annusare la gente, i bar, le vie. Mi sono messo, perciò, a studiare le piante e i fiori. Sapete, stavo proprio impazzendo, relegato com’ero solo a toccare parti di me (intendo l'atto del lavarsi mani e corpo, ecco).




Ho così ordinato un po' di riviste, non faccio i nomi perché ormai sono dei competitors, e ho deciso che la botanica sarebbe stata la mia strada e, piano piano, sono diventato un tutt'uno con termini come potatura, fioritura, innesto, drenaggio, ammendante del terreno. Che te ne fai di una chitarra acustica quando hai 10 kg di stallatico che ti gira nella testa? Quando pensi tutto il giorno alle proprietà della malva contro il tuo reflusso gastrico? Leggendo e studiando, ho così scoperto per esempio che il peperone è un frutto, e anche il pomodoro. Quindi pizza bianca e ananas è sullo stesso piano (in un certo senso) degli spaghetti all’amatriciana.



                


 



I frutti di questi miei studi non potevano restare chiusi dentro di me, sarebbe stato uno spreco enorme e un atto di contemporaneissimo egoismo. Perciò ho creato per voi questo Test Edizione Speciale e Limitata: CHE FIORE SEI?

Dovete sapere che in questi mesi ho appreso l’arte di associare al nome proprio di ognuno un fiore, qualsiasi nome (anche il tuo, Chanel Totti). Facendo il Test scoprirete la vostra natura più intima non del tutto consapevole neanche a voi. Si sa, siamo tutti degli irrisolti. Per non vivere male abbiamo davanti due strade: o andare in terapia o sennò...? O sennò fare questo Test! Ma è ovvio! Riceverete una gemma così:



Non vi piace? Peggio per voi. Per me è bellissima.
Vi piace e la volete personalizzata col vostro nome o magari, per un regalo, col nome di un’altra persona a voi cara?



Basta compilare il form qui sopra con:

  • Il NOME a cui volete io sottoponga il frutto del mio studio;
  • La MAIL su cui volete ricevere la risposta;

Un COMPIUTERONE, COMP per gli amici, in cui ho riversato il mio sapere, elaborerà e incrocerà le parole e i dati e genererà una cartolina all’ultima moda che vi invieremo via email (entro massimo 48 ore dall’invio della richiesta).

Gioite, amanti dei pranzi e delle cene a scrocco, è tutto rigorosamente AGGRATIS!

      


ATTENZIONE: per i paranoici delle newsletters come me: non finirete in nessuna newsletter, non invieremo aggiornamenti e fastidiosi coupon, non lasceremo la vostra mail a qualche compagnia telefonica.



Foto di cuccioli? Si, grazie.






     







Nel mentre che aspettate la risposta potete vedere il video del mio nuovo singolo, video del promettente regista Pietro Borzì con la straordinaria partecipazione di Jiffo. Se vi siete innamorati dei balletti di Joaquin Phoenix sulle scalinate in “Joker” o di quelli di Franco Battiato in “Centro di gravità permanente” non potete non ammirare Jiffo nelle sue movenze.



Fiorista anacronistico, supereroe della composizione cromatica e puntualissimo pony express. Se avete bisogno di fare bella figura e siete a Bologna fate un salto nel suo atelier “Grazie dei fiori”. 

Ma basta parlare, le immagini valgono più di mille parole, a voi il video!

Meglio goderlo a tutto schermo.






Beh, che dire, nel caso qualcuno stesse ancora leggendo, lo ringrazio di essere arrivato fino in fondo. Le pagine mi sembrano abbastanza e comincio a essere a corto di idee, quindi la rivista finisce qui.

Se avete commenti sul singolo, sul video, su questa rivista, o sulla cura delle vostre piante di casa scrivetemi pure.

Grazie.



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Francesco Sgrò






Un ringraziamento speciale agli editors della rivista (qui catturati in uno scatto alla loro scrivania). E un ringraziamento di cuore anche a voi lettrici e lettori.

Buona giornata e buona serata.